mercoledì 21 dicembre 2016

Step 23: Nel selvaggio

Il castano scuro, in stretto contatto con il marrone, è il colore che ci rimanda immediatamente al bosco, alle foreste, al selvaggio insomma. 


Gli uomini della preistoria sono strettamente collegati al selvaggio, e le loro prime abitazioni furono le grotte. Proprio sulle parati di esse furono trovati numerosi dipinti, che a loro volta rappresentavo animali "selvaggi", quali bisonti, cervi, mammut. 


Le 12 settembre 1940 quattro adolescenti francesi (Marcel Ravidat, Jacques Marsal, Georges Agnel e Simon Coencas) scoprirono le Grotte di Lascaux, un complesso di caverne nella Francia sud-occidentale, vicino al villaggio di Montignac, nel dipartimento della Dordogna, dove sono situati questi dipinti risalenti a circa 17,3 mila anni fa.




Gli uomini primitivi dipingevano queste immagini probabilmente per poi utilizzarle in riti religiosi, celebrati per propiziare una buona caccia e per demarcare i propri territori. 
Gli animali nella Grotta di Lascaux sono raffigurati con vivacità e in una grande varietà di posizioni e atteggiamenti. Sono visti di lato, chiusi da una linea rapida. Il disegno è poco elaborato, ma coglie gli elementi importanti. 
I colori erano applicati con le dita, soffiati con la bocca e, successivamente, distribuiti con tamponi di fibre vegetali o utilizzando rudimentali pennelli. In molte pitture rupestri le figure sono state incise sulla roccia prima di essere dipinte; esse sono contornate da segni e sfumature brune o nere che danno plasticità e movimento ai corpi. La sporgenza della roccia è stata utilizzata per suggerire il volume dei corpi dei bisonti.

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